Riccione è una località decisamente turistica e molto frequentata da tantissime persone di tutto il mondo, soprattutto di estate.

Ma forse non tutti sanno che, anche di inverno, la città è molto interessante e offre tantissime attrattive su tutto quello che concerne l’arte e la cultura.

Un esempio è sicuramente il Castello degli Agolanti, che curiosamente è poco considerato sia dalle persone che vivono a Riccione che dai tantissimi turisti che la affollano per la maggior parte dei mesi estivi

Perché succede tutto questo? Perché sono poche le persone che sono informate sulla bellezza e sull’importanza storica di questo castello: basti pensare che questo edificio che sorge in collina, è stato costruito circa sette secoli fa!

I lavori di costruzione iniziarono nel 1324, si prolungarono per diversi anni e finirono per la precisione nel 1343. Per chi sceglie di passare un po’ di tempo a Riccione, a prescindere dal periodo, una gita fuori porta al castello è assolutamente consigliabile. Anzi, diremmo, obbligatoria.

Castello degli Agolanti: dove si trova e come arrivarci

Questo bellissimo posto in questi anni si sta rivalutando e sta suscitando sempre più interesse sui turisti per via della sua posizione panoramica: infatti si trova vicino al parco degli agolanti, altro luogo molto amato, e dal quale si gode di una vista spettacolare.

Il Castello degli Agolanti è di proprietà del comune di Riccione ed è utilizzato per diverse manifestazioni culturali e musicali, come per esempio concerti, saggi, mostre, conferenze e seminari.

 La possibilità di organizzare tutti questi eventi è dovuta al fatto che è dotato di vari ambienti, perfettamente funzionali per una serie infinita di tipologie di:happening: un giardino, una sala grande e una più piccola, ma anche un seminterrato, un atrio e un laboratorio dove vengono diffusi contenuti audiovisivi.

Per arrivarci si può utilizzare sia il proprio mezzo ma anche mezzi pubblici come bus e treno: trovandosi a solo 2,5 chilometri dal lungomare, e ancora meno da Viale Ceccarini, il Castello degli Agolanti si presta anche a una bella passeggiata a piedi!

Gli Angolanti: chi erano?

Molte persone ovviamente si chiederanno il motivo del bizzarro nome di questo castello: si pensa che questo derivi da una famiglia di Firenze di estrazione nobile.

Questa famiglia, nel corso del XIV secolo, decise di fare edificare l’edificio, sfruttando però una costruzione che già esistente.

I documenti storici di quel periodo descrivono quell’edificio come una costruzione di pregevole fattura e di notevole livello estetico e riportano che gli Argolanti mantennero un legame con questa struttura, almeno fino al Settecento.

Questa famiglia, da quello che riportano gli storici dell’epoca, non visse a Riccione in maniera stabile perché si spostava spesso di città in città.

Si pensa che per loro Riccione fosse utile per due motivi: innanzitutto perché utilizzavano il Castello come punto di riferimento e residenza per controllare e prendersi cura delle loro attività agricole, collegati ai loro vari possedimenti terrieri.

Inoltre la residenza veniva usata come luogo di villeggiatura, per motivi di rappresentanza e non è un caso che, nel periodo di più grande splendore, il Castello degli Argolanti ebbe l’onore di accogliere e ospitare la regina Cristina di Svezia.

Quest’ultima si trovava a Roma, ma avendo deciso di spostarsi optò per questo bellissimo Castello, consigliata da tante persone del luogo.

La famiglia non risiedette stabilmente in questo stupendo edificio, ma lo considerò sempre importante, anche perché Riccione per un lungo periodo ricoprì ruoli importanti dal punto di vista politico nell’amministrazione regionale.

Il Castello degli Argolanti: descrizione e odierna ristrutturazione

La storia del Castello degli Agolanti ci è stata raccontata da un importante cronista dell’epoca e cioè tale Ubaldo Antonio Marchi.

Questo celeberrimo giornalista (anche se nel 1700 definirlo tale era impossibile) chiamava il Castello Tomba e lo descriveva come un edificio “grande, ampio e apprezzato per via dei suoi torrioni alle 4 cantonate”.

Il Castello includeva al suo interno molte officine e tanti locali sotterranei,  nonché una grande fossa e ponti levatoi, utili per superare il fossato che lo difendeva.

Altri scritti e fonti riportano ulteriori informazioni interessanti relative al castello e alla sua antica fattura: ai tempi erano per esempio presenti sia una piccola chiesa che una biblioteca.

Quest’ultima fungeva da archivio dei libri di famiglia e sarebbe potuta essere molto utile per avere più informazioni sugli Argolanti, ma purtroppo è andata persa.

Non bisogna poi sottovalutare l’importanza strategica del castello dal punto di vista militare, per via della sua posizione: infatti venne usato negli anni ’40 del XVIII secolo come quartiere generale dalle forze militari austriache.

Queste ultime erano guidate dal generale Lobkowitz, che decise di usare l’edificio anche per le ottime condizioni in cui versava.

Le cose però peggiorarono per colpa del terremoto del 1786, che minò la solidità della struttura del castello: per questo fu parzialmente abbattuto e quel che rimaneva fu utilizzato come casa colonica.

Nel corso del tempo vennero operate diverse ristrutturazioni e vari cambi di proprietà, partendo dal XVIII secolo, quando gli Argolanti cedettero l’edificio alla famiglia Bertolli:  in seguito ne presero la proprietà prima i  Pedrocchi di Brescia e poi i Buonadrata.

La svolta arrivò nel 1982 quando il Comune di Riccione prese la proprietà di questo edificio, che era ormai ridotto a poco più di un rudere.

Oggi, quasi quarant’anni dopo, possiamo invece ammirare il Castello degli Agolanti così come era stato pensato in origine e possiamo godere delle sue meraviglie grazie agli eventi culturali che vengono organizzati al suo interno.

A Riccione si viene per il mare e per la vita notturna, ma poi si conoscono meraviglie di cui difficilmente ci si dimenticherà: scoprite l’itinerario tra gli edifici in stile Liberty.