A Riccione, a pochi passi dal centro, è situata la Fondazione Cetacea, una realtà che si occupa della tutela dell’ecosistema marino dal 1988 e che dal 2008 è diventata ONLUS. Dal 1994 in particolare, la fondazione punta l’attenzione specialmente sulla cura e il recupero delle tartarughe marine e dei cetacei (balene, capodogli, orche).

La Fondazione Cetacea al suo interno presenta un vero e proprio ospedale delle tartarughe, delle sale adibite a luoghi dove si svolgono conferenze e vengono proiettati video divulgativi sulla condizione marina e dei suoi abitanti, delle mostre e percorsi fotografici che hanno sempre come tema il mare, dei laboratori e anche una biblioteca.

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Questa ONLUS vanta l’esperienza di numerosi biologi, volontari, veterinari e naturalisti e si occupa in particolare del soccorso alle tartarughe marine e cetacei in difficoltà. L’obiettivo di questo centro è quello di recuperare gli animali, curarli, svolgere attività di riabilitazione e successivamente, una volta terminato questo processo, quello di liberazione in mare. Nel corso degli anni sono state rimesse in acqua più di 500 tartarughe marine. 

La Fondazione Cetacea interviene anche nel recupero delle tartarughe spiaggiate che sono già morte, che vengono prelevate per raccoglierne i dati che servono come indicatore sulla salute di questi animali e anche per dare in linea generale un’informazione in più sulle condizioni del nostro mare. Il centro svolge inoltre attività continua e di ricerca sia con enti esteri, che con quelli italiani.

Le attività e i progetti della Fondazione Cetacea di Riccione

Sono sempre molte e nuove le operazioni che la Fondazione Cetacea si prefigge di portare avanti e nel 2012 ad esempio è cominciata l’esperienza della “Caletta delle tartarughe”. Infatti, in accordo con il comune di Numana, il centro promuove questo progetto, che è ideale per la riabilitazione di quelle tartarughe che presentano problemi di tipo neurologico o motorio. 

Le tartarughe possono trascorrere il loro periodo di recupero in una situazione controllata, all’interno di questa caletta che è recintata e viene costantemente tenuta sotto osservazione dai responsabili e dai volontari della fondazione. Non appena le tartarughe dimostrano di essere giunte nella condizione di poter essere totalmente autosufficienti, l’iter si conclude con il loro rilascio in mare. 

Se volete visitare la Caletta delle Tartarughe, sappiate che si trova a poco più di un centinaio di chilometri da Rimini e Riccione.

Inoltre sempre dal 2012 la Fondazione Cetacea, in collaborazione anche con Traghettatori del Conero, ha il compito di rilasciare dalla spiaggia delle Due Sorelle, tartarughe che sono state curate durante tutto il periodo invernale.

Il rilascio in mare di questi splendidi animali è diventato nel corso degli anni un vero e proprio evento, a cui partecipano numerose visitatori. Questo spettacolo non è soltanto bello ed emozionante da vedere, ma offre anche la possibilità a chi vi partecipa di conoscere aspetti e curiosità di animali troppo simpatici!

Perché uno dei compiti della Fondazione Cetacea è legato all’aspetto educativo e divulgativo riguardo a tutto ciò che concerne il mondo marino. 

Il mare infatti è una delle nostre risorse più grandi del nostro pianeta ed è un vero e proprio ecosistema che pullula di essere viventi. Purtroppo però nell’immaginario comune, questo viene percepito quasi come una distesa d’acqua infinita, capace quasi di resistere a qualsiasi tipo di cambiamento climatico, o causato dall’opera distruttiva dell’uomo. E di cui quindi non ci si deve curare.

Il problema però è che non è affatto così e soprattutto negli ultimi anni la condizione delle acque marine è notevolmente peggiorata a causa dello scarico continuo nelle acque di rifiuti di qualsiasi tipologia. L’inquinamento del mare sta generando una reazione a catena distruttiva che interessa tutti gli organismi che in queste acque ci vivono. 

Moltissimi animali stanno soffrendo a causa nostra, per via dell’inquinamento diretto (plastica, liquami, liquidi dannosi riversati in mare) ma anche di quello atmosferico che ha contribuito al riscaldamento delle acque che per molti animali è risultato una vera e propria condanna a morte. 

La situazione marina dunque è davvero molto grave: ma per fortuna però c’è chi nel mondo si occupa di prendersi cura degli animali marini.

Visita al centro della Fondazione Cetacea

Come già accennato, questa ONLUS si occupa non solo della salvaguardia della tartarughe marine, ma anche della cura dei cetacei, specie protette che purtroppo rischiano ogni giorno la loro vita a causa dell’uomo.

Quest’ultimo infatti è diventato una vera e propria minaccia, specialmente a causa della pesca eccessiva che impedisce questi animali di nutrirsi adeguatamente, dell’inquinamento eccessivo e purtroppo anche della loro cattura che avviene spesso in maniera accidentale.

Visitando il centro, ci si può rendere conto davvero della situazione che l’ecosistema marino sta subendo e toccare con mano una realtà completamente sconosciuta ai più, che è giusto che venga maggiormente diffusa. Gli esperti del centro avranno modo di rendere i visitatori partecipi di tutto ciò che concerne il mondo della Fondazione Cetacea, seguendoli passo dopo passo e soddisfando ogni più piccola curiosità.

 La speranza è che ovviamente questa esperienza possa in qualche modo rimanere una forte traccia impressa nella loro mente.

La gestione della riabilitazione, della cura e del recupero degli animali ha dei costi importanti e il contributo dei cittadini è certamente un aiuto che dà un forte respiro alla fondazione.

Sul suo sito Internet la Fondazione Cetacea prevede una sezione dedicata alle donazioni, che si possono fare per sostenere il loro operato. Non solo: si può anche scegliere di adottare una tartaruga.

fondazionecetacea.org