Non ci sono dubbi sul fatto che una delle mete più ambite dal punto di vista turistico nel nostro paese sia Riccione; una località piena di attrattive e di cose da vedere in tutte le stagioni dell’anno, ma chiaramente molto più frequentata dai turisti in estate.

La caratteristica che rende questa città di mare molto amata è la varietà dell’offerta che regala a chi la visita: chi decide di organizzare una vacanza a Riccione potrà scegliere tra il divertimento sfrenato nei tantissimi locali che animano la movida notturna e una serie infinita di attività all’aria aperta, dal relax in spiaggia al turismo puro (un esempio è l’itinerario degli edifici in stile liberty) passando per lo shopping.

In questo articolo parleremo di uno dei quartieri più spettacolari di Riccione: il lungomare e del porto!

Lungomare di Riccione: il restyling

Una delle particolarità per la quale Riccione si differenzia rispetto ad altre prestigiose località turistiche è  la presenza di un’oasi verde che si affaccia sul mare e che è a disposizione delle bici e dei pedoni. Questo è stato reso possibile dal rinnovamento del lungomare, grazie al quale è stato creato un interessante percorso che si estende per circa 3 chilometri e all’interno del quale sono state create delle aree di sosta e di parcheggio.

L’obiettivo principale del restyling era quello di venire incontro alle esigenze dei pedoni, al desiderio di chi vuole camminare e godersi un’atmosfera frizzante senza la presenza di macchine e traffico; non solo: per favorire una mobilità ecosostenibile e puntare a far diventare Riccione sempre piu green è stata creata una lunga pista ciclabile.

Il lungomare di Riccione è sicuramente una delle zone più frequentate sia da chi risiede in città e da chi qui ci arriva in vacanza: infatti sia per la presenza di tanti locali, bar e ristoranti che per la possibilità di passeggiare o di allenarsi (tantissimi fanno jogging!), è sempre pieno di persone, in tutte le stagioni, sia col caldo che con la pioggia!

Ricordiamo che all’interno della passeggiata sono presenti delle scalette grazie alle quali si può accedere alle aree di parcheggio sotterranee: scelta, questa, che impreziosisce l’opera e rende Riccione molto più simile alla capitali del nord Europa che evitano di sfruttare la città per creare parcheggi a cielo aperto!

Fontana “il bosco della pioggia” di Tonino Guerra

Sempre nel cuore della passeggiata sono presenti altri due punti di rilievo da visitare e cioè il celeberrimo Viale Ceccarini e Piazzale Roma.  Quest’ultimo lo si può definire come un’arena, attivissima soprattutto durante la stagione estiva quando vengono organizzati eventi di intrattenimento sia sportivi che musicali.

Ma non finisce qui: chi arriva in Piazzale Roma avrà anche la possibilità di ammirare l’affascinante fontana “Il bosco della pioggia” disegnata da Tonino Guerra, situata per la precisione proprio all’ingresso del parco cittadino “Campo della Fiera.

La sua composizione centrale è formata da sculture costruite in vetro dall’originale artista Fausto Baldessarini: sono presenti inoltre due incantevoli fontane, fiori di pietra e il prato sommerso, nel cui sfondo troviamo, oltre alle mura, anche la Rocca Malatestiana.

Riccione: il porto e la storica imbarcazione Saviolina

Se chiedessimo a una persona che vive a Riccione qual è la cosa che ama di più della sua città, molto probabilmente risponderebbe “il porto“, la cui lunga storia inizia nel 1855 ed è figlia di una serie di leggi che miravano alla costruzione di moli per lo sviluppo delle città sul mare.

Questa legge era stata fortemente promossa dal Comune di Rimini e la costruzione del porto di Riccione è stata accolta con gioia dai pescatori del luogo, che finalmente vedevano concretizzarsi uno dei loro sogni.

Ma il progetto fu realizzato in maniera definitiva solo nel 1895: infatti due anni prima si era bloccato per mancanza di fondi e solo grazie all’intervento generoso e decisivo di Maria Boorman Ceccarini si è potuto riaprire il cantiere.
Qual è stato il suo contributo economico? 24.000 lire, niente male per l’epoca.

Nel  corso degli anni ci sono stati tanti interventi per migliorarlo e per risolvere i problemi e lacune del progetto iniziale: uno tra i primi fu provocato dalle sabbie che ostruivano la sua imboccatura. Per cercare di risolvere questo fastidioso problema nel 1913 si decise di sostituire il legno che si era ormai corroso, con il cemento armato; altri interventi furono fatti nel 1933 con la pulizia profonda e accurata dei fondali e con l’acquisto nel 1950 di una draga, che fu molto utile ai pescatori di Riccione che non dovettero più lavorare duramente per liberare il canale, ostruito pesantemente dalla sabbia.

Alla fine degli anni 70 fu presa un’altra importante decisione e cioè quella di inaugurare una nuova Darsena, chiamata “Levante”. La scelta fu fatta sulla base del fatto che in quel periodo erano tantissimi i turisti a frequentare il porto e molti di questi villeggianti si erano appassionati  alla navigazione: insomma, lo spazio non bastava più!

Uno dei gioielli del porto è l’imbarcazione Saviolina, chiamata Nino Bixio al momento della sua costruzione (intorno al 1926). La si può descrivere come un “lancione” da pesca a due alberi, armato con coloratissime vele. Negli ultimi decenni è stata restaurata più volte ed è stata presa in gestione dal Club Nautico, incaricato direttamente dal Comune di Riccione: nel 1998 è stata dichiarata di interesse artistico e storico dal Ministero dei Beni Culturali.

Il club Nautico di Riccione

Questa associazione sportiva è nata nel lontano 1933 e dopo circa 13 anni ha deciso di affiliarsi alla  Federazione Italiana Vela e di proporsi come centro di avviamento dello sport per il Coni offrendo dei corsi di vela di alto livello. 

Nel corso degli anni il suo impegno è stato improntato all’organizzazione di attività culturali e soprattutto di mostre, convegni e eventi che hanno come scopo il recupero delle tradizioni marinare. Tra gli anni ’40 e ’70 il Club Nautico di Riccione ha organizzato alcune delle regate che hanno fatto la storia della vela in Italia, portando in città decine di migliaia di appassionati