Oltre al suo splendido mare e ai suoi locali famosi per la vita notturna, Riccione può vantare dal 2016 un altro invidiabile primato: la cosiddetta “Perla dell’Adriatico” è diventata infatti la prima città interamente cablata, grazie alla sua nuova rete Wi-Fi gratuita che copre tutto il lungomare per una lunghezza di oltre 5 km di spiaggia, passando per Viale Dante fino ad arrivare al Porto, senza dimenticarsi della più recente implementazione in Viale Ceccarini.

Ma come nasce questo ambizioso progetto, come funziona e quali zone copre? Andiamo a scoprirlo insieme.

Il wi-fi è gratuito per tutti a Riccione

Il progetto di diffusione del Wi-Fi ha visto la luce nel 2016 ed era fin dal principio uno degli obiettivi principali dell’amministrazione comunale, allo scopo di incentivare ulteriormente il turismo sfruttando la tecnologia e l’innovazione: sono stati sufficienti meno di cinque mesi di lavoro (dal maggio al settembre del 2016) per garantire la copertura alla quasi totalità delle zone previste e a permettere così la navigazione free a tutti gli utenti che ne avessero voluto usufruire. Grazie al lavoro della ACME Produzioni Srl ed alle infrastrutture firmate Cambium Networks, Riccione è diventata così la prima città italiana cablata lungo tutta la sua superficie con una rete Wi-Fi efficace, performante ma soprattutto gratuita, la cui principale caratteristica è proprio la copertura completa: non si parla più di “isole” con diversi punti d’accesso, quindi, ma di un territorio totalmente cablato, motivo per cui è possibile passeggiare lungo tutta la lunghezza dell’arenile facente parte del territorio comunale senza mai perdere la connessione. Chiaramente non si tratta di una innovazione fine a sé stessa, in quanto rappresenta un incredibile traguardo su più fronti: non solo per i residenti e i turisti che possono così godere di un servizio utile e all’avanguardia, ma anche per le amministrazioni che – grazie alla profilazione degli utenti – sono in grado di ricevere concrete indicazioni a livello di marketing per operare futuri investimenti utili alla crescita e allo sviluppo del territorio. In merito a quest’ultimo dettaglio, è bene specificare che il procedimento non è affatto invasivo: ad ogni utente che si connetterà saranno infatti rivolte un paio di semplici domande (alle quali si potrà rispondere in quattro diverse lingue: italiano, inglese, francese e tedesco) che aiuteranno gli esperti a decodificare tutti i target necessari alla ricerca.

Come funziona la rete wi-fi gratuita di Riccione

Il percorso del lungomare di Riccione è stato adeguatamente cablato affinché il servizio wireless venisse erogato gratuitamente e continuativamente; l’accesso a internet è permesso grazie a Connect@You, ovvero un gateway social che consente di autenticare l’utente attraverso i suoi account di Facebook e Google.In pratica, se siete iscritti al social network o al motore di ricerca potrete accedere senza alcuna registrazione.

L’area coperta dal servizio parte dal confine a sud, ovvero da Misano Adriatico, e procede fino al confine nord con Miramare, mentre la durata della navigazione gratuita consentita ad ogni utente è impostata per terminare in seguito alla scadenza delle prime quattro ore; niente paura, comunque: basterà autenticarsi nuovamente per riaccedere velocemente alla rete. Al momento della connessione gli utenti verrano automaticamente indirizzati nella homepage dedicata alla Città di Riccione, un portale geolocalizzato che contiene tutte le informazioni sui dintorni; oltre a tutti i benefici e la comodità che comporta l’uso gratuito di una rete Wi-Fi, quindi, i navigatori riceveranno anche costanti informazioni su tutte le novità della provincia e su ogni attività che potranno praticare in zona, sia in città che nelle periferie, così da rendere ancora più completa e piacevole la permanenza a Riccione: il portale geolocalizzato è una vera e propria risorsa sia per il territorio che per l’utente, in quanto permette di evidenziare all’istante tutti gli esercizi commerciali presenti in un determinato raggio suddividendoli per categoria ed area tematica: ristoranti, bar, pub, cinema e quant’altro. Gli aggiornamenti sugli eventi in calendario potranno continuare, a discrezione, anche una volta lasciata la città.

Quali sono le zone coperte e cosa serve per connettersi?

Le zone provviste dalla copertura sono numerose e consistono nella totalità del lungomare, piazze comprese. Nello specifico, le aree coperte dal servizio sono Piazzale Neruda, Piazzale Azzarita, Lungomare della Costituzione, Piazzale del Porto, Lungomare della Libertà, Piazzale Roma, Lungomare della Repubblica e Piazzale San Martino. Una copertura così vasta è stata possibile grazie ai 62 access point omnidirezionali, a ben 98 ponti per rilancio segnale, alle 6 antenne di distribuzione ADSL e ai quasi 6.000 metri di cavo per i cablaggi, oltre ai più di 200 mega di banda garantita per la navigazione. È doveroso specificare che l’amministrazione si è premurata di adottare soluzioni che avessero il minor impatto ambientale possibile, cercando di mantenere le installazioni il più possibile ordinate e pulite. Cosa occorre quindi al turista che vuole navigare gratuitamente a Riccione? Saranno sufficienti uno smartphone, un tablet oppure un computer portatile per accedere a internet anche mentre ci si trova in spiaggia, sotto l’ombrellone o addirittura sdraiati sul materassino gonfiabile o in pedalò, considerato che il segnale (attivo in 99 bagni, per la precisione dal 16 al 137) si espande oltre alla battigia fino a coprire 300 metri di mare aperto. Una volta attivato il Wi-Fi basterà connettersi alla rete chiamata “Spiagge Riccione freewifi” per accedere a internet senza alcuna necessità di autenticazione né restrizioni di sorta ai servizi o ai contenuti, come dettano le regole della net neutrality: Riccione diventa così una città cruciale nell’ambito del percorso di digitalizzazione del paese e si guadagna la nomea di vera e propria perla tecnologica, ponendosi come modello da seguire non solo per le vicine spiagge della Romagna ma anche per tutte le altre realtà balneari d’Italia.