Se vi trovate a Riccione e avete deciso, contestualmente, di visitare l’entroterra Romagnolo allora non potete assolutamente perdervi la Valmarecchia. Questo angolo verde, situato nella zona del Riminese e conosciuto anche con il nome di Terra dei Montefeltro sta diventando sempre più famosa tra i turisti di tutta Europa ed è facile capirne le ragioni: qui storia, cultura ed enogastronomia si intrecciano in un’irresistibile miscela di sapori e emozioni.

Fra i vari centri abitati sorti nel corso dei secoli nella zona dell’Alta Valmarecchia, il più popoloso si chiama Novafeltria: conosciuto anche come Mercatino Marecchia, questo piccolo e caratteristico Comune merita davvero di essere vissuto anche solo per poche ore. Come molti altri piccoli paesi della Romagna – come ad esempio Montegridolfo o Morciano – anche qui potrete trovare un sacco di sorprese: andiamo a scoprire quali!

Il centro abitato di Novafeltria e i suoi dintorni

Al contrario dei numerosi borghi medievali dei dintorni, Novafeltria si può considerare un nucleo abitato relativamente giovane: risale al 950 d.C., infatti, il primo insediamento umano; al centro della comunità sorgeva la Chiesa di San Pietro ed il relativo oratorio di Santa Marina. Nel corso del XVII secolo, il piccolo paese divenne la dimora dei Conti Segni di Bologna: furono proprio loro a edificare la villa che tutt’oggi svolge il ruolo di Palazzo Municipale. Fin da subito, Novafeltria divenne un importante crocevia per gli scambi commerciali.

Questo suo status è perdurato per secoli, tanto che il Comune può vantare il titolo di centro nevralgico delle attività economiche dell’intera vallata; peculiarità che gli è valsa dal 1941 il nome di Mercatino Marecchia. A favorire questo aspetto è stata senza dubbio la posizione decisamente strategica, in piena pianura e vicina ai confini delle Marche e della Toscana. Nel corso degli ultimi secoli, Novafeltria ha sviluppato un affascinante e caratteristico look architettonico ispirato agli stili di fine 1800.

Oggi Novafeltria non ha più la stessa rilevanza del passato, ma nei suoi dintorni ci sono ancora i segni dell’importanza rivestita nei secoli scorsi: la frazione di Perticara, ad esempio, ospita un Museo dedicato alle attività minerarie svolte nell’antichità (l’estrazione di zolfo, soprattutto). Il Comune nasce in anni relativamente recenti, nel 1907, e fino al 2009 apparteneva alle vicine Marche: solo in seguito al referendum del 2006 è stato infatti dichiarato territorio Romagnolo. Novafeltria dista 50 minuti di auto da Riccione e si raggiunge percorrendo la A14.

Cosa vedere in un giorno a Novafeltria?

Abbiamo già sottolineato la centralità della Pieve di San Pietro in Culto e la sua importanza per Novafeltria fin dai tempi remoti. Proprio per questo, l’edificio in questione è senza dubbio uno dei punti di riferimento principali di questo piccolo Comune: ad oggi, purtroppo, ne sono rimaste visibili solo le fondamenta. Fortunatamente nel 1929 fu ricostruita imitando il modello originale e si può visitare, magari assieme alla vicina Pieve di Santa Maria di Vico; quest’ultima si trova invece nella frazione di Secchiano, altro paese ricco di testimonianze storiche.

Tornando al centro di Novafeltria, ha una grande importanza anche l’Oratorio di Santa Marina, una struttura romanica sorta nel 1191 ed affiancata da un campanile del 1600. Non molto distante, sempre nel contesto di Piazza Vittorio Emanuele, si può ammirare la fontana monumentale realizzata nel 1897 dai fratelli Doddi su progetto di Giuseppe Santi Botticelli. Il vicino Palazzo Comunale è invece testimonianza del passaggio dei Conti Segni: un edificio a tre piani sede del caffè Grand’Italia, caratterizzato dagli interni arredati in puro stile liberty.

Uscendo dal centro del paese ci si può imbattere negli affascinanti mulini, usati all’epoca per macinare i cereali e per produrre l’energia elettrica; il più distintivo lo si trova nella frazione di Perticara, un’altra tappa obbligatoria nel caso desideriate visitare queste zone. Questo borgo, circondato da pini e castagni, era al centro di una frenetica attività mineraria e furono proprio i minatori a costruire nel 1950 la Chiesa di Santa Barbara: al suo interno si può ammirare un dipinto della Santa in questione realizzato nel 1600.

Eventi e cultura enogastronomica a Novafeltria

Data la natura del centro abitato, Novafeltria è da sempre teatro di numerosi eventi: mercatini, sagre, manifestazioni di stampo culturale ed enogastronomico vengono organizzate in gran numero; ma quali sono le occasioni alle quali non si può assolutamente mancare? Gli appassionati del vintage non possono perdersi il Mercatino delle Cose Antiche, che si tiene ogni terza domenica del mese a partire da fine settembre fino a dicembre compreso: antiquariato ed oggettistica di ogni tipo per sentirsi proprio come nella Novafeltria di una volta.

Nella frazione di Perticara, invece, è imperdibile l’appuntamento autunnale – ogni anno nel corso del mese di settembre – con la Festa della Polenta e dei Frutti del sottobosco: nel contesto di questa sagra si potranno gustare tutte le prelibatezze tipiche della zona, apprezzarne i profumi e degustare dell’ottimo vino locale. La polenta assume qui una nuova dimensione, grazie alle tredici farine di granoturco macinato ad acqua con la quale viene realizzata. I sughi e il ragù che l’accompagnano sono solo la proverbiale ciliegina sulla torta.

E se siete delle buone forchette a cui piace assaporare i piatti tipici delle zone che visitate, a Novafeltria e dintorni non mancano locande e ristoranti per riempire anche le pance più insaziabili. Noi vi consigliamo di provare La Locanda dei Venti, in Località Ca del Vento 211: gli chef sapranno coccolarvi con le loro creazioni a base di porcini e tartufo. Se invece desiderate qualcosa di più rustico e tradizionale, al Ristorante della Nonna in Via Verdi 40 potrete farvi conquistare dalla cucina romagnola più verace!